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La montagna non smette di stupire, giovani talenti spuntano come le primule e questa primavera è arrivata Matilde Briselli a lasciare tutti a bocca aperta  

Non si è mai troppo piccoli per mettersi in gioco”, questo il messaggio che vuole lanciare Matilde Briselli, 17 anni, di Castelnovo. Anche lei parte della scuderia di Mattia Toni, ormai conosciuto nella zona per aver collaborato con molti altri artisti. Esordisce con “Senza maschere” il 29 marzo sul suo canale YouTube, che ha fatto in pochi giorni più di 1500 ascoltiLa canzone, racconta, non era pensata per il pubblico ma come una dedica a mio padre. 

Matilde, da cosa è nata la tua passione per il canto?  

Da che ho memoria ho sempre avuto questa passione. Ho iniziato alle elementari suonando la chitarra, ma ho smesso dopo 8 anni per concentrarmi sul canto. Due anni fa ho iniziato seriamente a prendere lezioni e ora sono passata alla Scuola Danza Teatro Canto Arcobaleno 

La canzone parla di tuo padre, che rapporto hai con lui? 

Con mio padre ho un rapporto strettissimo, siamo molto uniti. Lavoriamo insieme a “La Tana del Lupol’attività di famiglia, per lui mi farei in quattro. Ultimamente stava passando un periodo difficile e quando l’ho visto crollare, sono crollata anche io. Questo mi ha spinto a buttare giù qualche verso della canzone, che inizialmente era destinata solo a lui.  

Com’è nata la collaborazione con Mattia Toni e l’idea per il video? 

È stato proprio mio padre a spingermi a contattare Mattia per chiedergli di arrangiare la base e il videoQuest’ultimo è suddiviso in tre parti: la prima introduce l’album di fotografie, oggetto centrale e ricorrente per tutto il video. La seconda parte, io che salgo per il campo e arrivo alla cima, simboleggia il raggiungimento dei miei obiettivi. Infine, la terza parte l’abbiamo girata al ristorante, dove ci sono io che canto in mezzo alle persone. Quest’ultima rappresenta la Matilde che ce l’ha fatta, che è riuscita a dire quello che voleva, quello che suo padre le ha insegnato. Sono molto riconoscente, sia a Mattia che a tutti quelli che mi hanno convinto a farlo, perché per arrivare al prodotto finale serve ben più di una bella voce. Inoltre è stato proprio Mattia a consigliarmi di aprire il canale YouTube. 

In un paese piccolo come Castelnovo, secondo te, è difficile uscire così allo scoperto? 

Se non ci fossero stati amici e famigliari a spronarmi non l’avrei mai fatto. Non è facile sottoporsi ai giudizi della gente, non solo per quanto riguarda le mie capacità canore, ma anche per il contenuto della mia canzone. Mi sono esposta molto. Avevo paura mi giudicassero male, come un’esaltata. Al contrario, mi sono sorpresa di me stessa, non avrei mai pensato che la canzone di una 17 enne potesse piacere anche a persone adulte. 

Che progetti hai in cantiere? 

Al momento sto scrivendo un’altra canzone su un momento brutto che sto passando io, stavolta in prima persona. Non so bene ancora se uscirà, quando, come, insomma la prendo un po’ come viene. 

Sei in quarta superioreavrai sicuramente tutt’altro a cui pensare, ma hai già qualcosa in programma finita la scuola? Vorresti fare del canto la tua professione? 

Ovviamente, se mai mi venisse proposta un’attività inerente al canto, accetterei senza pensare. Sarebbe il mio sogno potermi mantenere con il canto. A dir la verità, non ho ancora pensato a cosa fare dopo le superiori, l’università non è contemplata. Per ora penso al prossimo anno, a far l’esame di maturità e poi si vedrà. 

Che consiglio senti di dare ai tuoi coetanei? 

Vorrei trasmette l’idea che nonostante viviamo in un paese piccolo, che sembra non darci possibilità, chiunque abbia un sogno può realizzarlo.